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TONELLI: IL RITORNO DEL VETRO TRA DESIGN E COMPLEMENTO

Voluto come materiale di alleggerimento per tavoli e consolle, o ancora come elemento autonomo a forte vocazione estetica, il vetro si appresta a vivere un nuovo successo diventando, sempre più, protagonista della nuova produzione italiana di design

Redazione Pubblicato il 28 Maggio 2018


Il binomio vetro-design non è certo elemento di per sé portatore di novità, ciò che però colpisce è un ritorno che lo vede protagonista contemporaneamente sia come elemento di giunzione e alleggerimento nella produzione di arredi, sia come materiale d’elezione per nuove mescole produttive.

Tra le molte proposte presentate all’ultimo Salone del Mobile a Milano, a noi è molto piaciuta la reinterpretazione fatta da Tonelli design  che ha utilizzato il vetro sia come elemento autonomo, sia come componente costruttivo insieme ad altri materiali inediti, dando vita a nuove tecniche di lavorazione come nel caso di Krystal Fusion; ma di questo parleremo più avanti.
Procediamo con ordine e scopriamo passo passo la collezione vetro dell’azienda pesarese.

Amaca, disegnata da Calvi Brambilla, è una collezione di arredi composta da consolle, tavolo basso, fianco divano o comodino con struttura in vetro extrachiaro. Tratto distintivo, è un elegante elemento-ripiano, disponibile in cuoio o tessuto, sorretto da sostegni in metallo, personalizzabili in inox, ottone o rame.

Can Can di Mario Milana, è invece un tavolo di grande forza espressiva che personalizza lo spazio circostante, grazie ad un profilo sinuoso dato dalla forma della gambe che definiscono l’intera struttura.  Il piano è disponibile in vetro stratificato o ceramica, in diverse finiture opache o lucide, mentre le piastre  di collegamento alle gambe, sono declinabili in finitura inox, ottone o rame. Le gambe possono essere sempre in vetro, per un total look, o in noce canaletto per un effetto a contrasto.

Lo specchio City Life di Francesca Arrighi genera una piacevole illusione ottica, attraverso un articolato disegno geometrico che, come un ricamo fatto a mano, ne impreziosisce la struttura. Queste piccole forme romboidali che coronano la cornice e adornano il centro donando lucentezza,  sono state realizzate tramite la lavorazione artistica dei vari strati di specchio sovrapposti e ottenute  con taglio ad acqua. Disponibile in due diverse dimensioni, City Life ha tre diverse finiture di specchio.

Di Paolo Grasselli è invece Euclide, una collezione di ispirazione industrial, articolata in elementi d’arredo modulari, in vetro extra chiaro o fumè, dotati di montanti in legno noce canaletto o bianco opaco che donano morbidezza al design. Il sistema di giunzione è caratterizzato da un perno in metallo, in inox o ottone, che attraversa un vetro di sostegno strutturale, fornendo così un dettaglio stilistico originale.

Shoji Madia di Studio Hosoe e Lorenzo De Bartolomeis, rappresenta l’evoluzione del progetto Shoji presentato nel 2017. La nuova madia si caratterizza per una struttura  in vetro fumè o extrachiaro satinato su ruote o base fissa, in diverse altezze e lunghezze. Top e schienale sono disponibili in una gamma di finiture in ceramica, lucida o opaca, mentre le ante scorrevoli anche a specchio. Optional: le cassettiere in noce canaletto o bianco opaco.

Ma torniamo a Krystal Fusion, cui abbiamo accennato all’inizio di questo servizio.  Derivato della commistione di vetro con altri elementi, tra cui la resina, questo nuovo materiale resistente, trasparente e a elevata componente creativa, si caratterizza per la natura poliedrica che gli consente di prestarsi a numerose interpretazioni anche attraverso l’uso del colore. Krystal Fusion infatti, può essere declinata cromaticamente grazie alla base vitrea, che garantisce una struttura molecolare analoga a quella dei liquidi, risultando poi facilmente plasmabile. Concreta derivazione della nuova mescola, è Il paese delle Meraviglie, la nuova collezione di tavolini disegnata da Paolo Lomazzi, che si caratterizza per elementi geometrici, un cono e una sfera, combinati in diverse modalità che danno vita a sei modelli di tavolini, disponibili in diverse cromie. L’artigianalità che risiede nella produzione di ogni pezzo, colato e rifinito a mano, garantisce unicità ed esclusività a ogni singolo prodotto.

Consolle Amaca di Calvi Brambilla per Tonelli design

La consolle Amaca vista dall’alto

Il tavolo Can Can di Mario Milana per Tonelli design

Lo specchio City Life di Francesca Arrighi per Tonelli design

Un’altra versione dello specchio City Life

Euclide, arredo modulare di Paolo Grasselli per Tonelli design

Shoji Madia, di Studio Hosoe e Lorenzo De Bartolomeis per Tonelli design

Un particolare dell’anta a scorrimento di Shoji Madia

Tavolino della collezione Il Paese delle Meraviglie di Paolo Lomazzi per Tonelli design

Particolare della lavorazione Krystal Fusion nel tavolino, collezione Il Paese delle Meraviglie

 

 

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