• HOME
  • Newsroom
  • Out of Office…
  • About & Contacts
  • HOME
  • Newsroom
  • Out of Office…
  • About & Contacts

LA POLIEDRICITA’ DI MOROSO AL SALONE DEL MOBILE

Forme, texture, materiali, lavorazioni e colori mettono ordine e armonia all'eterogeneità delle ispirazioni, racchiudendo in un unicum contemporaneo, le diverse anime dell'azienda. Si consolida il sodalizio con Patricia Urquiola

Romina Faggioni Pubblicato il 23 Aprile 2018


Al Salone del Mobile conclusosi ieri, si è presentato con uno spazio espositivo firmato da Patricia Urquiola. Parliamo di Moroso che ha proposto tra gli altri, prodotti disegnati dalla stessa Urquiola, da Doshi&Levien, Ron Arad, da Sebastian Herkner, Edward van Vliet e Benjamin Hubert. Vista per la prima volta una collezione di sedute disegnate da Niels Bendtsen e alcuni tavoli ideati da Mayr&Glatzl. Attenzione speciale dedicata a Green Light, il progetto di tavoli e librerie uscite dalla matita dell’artista danese Olafur Eliasson.

Un collezione ispirata alla poliedricità, quella che da sempre caratterizza i prodotti dell’azienda di Cavalicco. Poliedricità di  forme, texture, materiali, lavorazioni e colori che mettono ordine e armonia all’eterogeneità delle ispirazioni. I nuovi prodotti, infatti, pongono l’accento ciascuno alle diverse anime dell’azienda, racchiudendo al tempo stesso tutti gli elementi che contraddistinguono il marchio, creando un racconto coerente con l’universo Moroso.

I protagonisti della collezione 2018 sottolineano i tratti distintivi dell’azienda come la storica vocazione per gli imbottiti, con il nuovo con il nuovo divano Chamfer e una inedita versione di Gentry, entrambi di Patricia Urquiola, e Casa Modernista di Doshi Levien.

Il divano Chamfer, di Patricia Urquiola per Moroso

Il divano Gentry, di Patricia Urquiola per Moroso

Casa Modernista, di Doshi Levien per Moroso

Trasformare un oggetto in un’icona, obiettivo tanto caro a Moroso, è l’obiettivo seppur non dichiarato, delle proposte dalle forme emblematiche come Sekudi di Sebastian Herkner. Il carattere sperimentale, non solo nelle forme e nei colori ma anche nel campo delle innovazioni tecnologiche, si concretizza con progetti come Tape di Benjamin Hubert, che parte dall’idea del no-waste per dare vita a un sistema componibile di imbottiti. La passione per l’arte, prende forma nei prodotti Green light table e Green light libreria dell’artista Olafur Eliasson.

Le sedute Sekudy, di Sebastian Herkner per Moroso

 

Green Light, di Olafura Eliasson per Moroso

L’attitudine a spaziare tra ambienti diversi si è infine concentrata quest’anno sulla zona dining, con progetti inediti e ampliamenti di collezioni firmate tra gli altri da Ron Arad, Patricia Urquiola e Sebastian Herkner.

 

0
Condivisioni
  • Condividi su Facebook
  • Twitta


AradBendtsenCasa ModernistaChamferdivanoDoshi&LevienEliassonGentryGreen LightHerknerHubertimbottitilibrerieMayr&GlatzlMorososeduteSekudiTapetavoliUrquiolavan Vliet


  • Articoli recenti

    • CANNES 2024: IL NUOVO OTAM 90 GTS PRONTO AL DEBUTTO 13 Settembre 2024
    • SANLORENZO: COMPASSO D’ORO 2024 PER L’SP110 12 Settembre 2024
    • TF ATMPOSPEHERE: DESIGN E ARMONIA PER UN MARE DA SOGNO 12 Settembre 2024
    • I Primi d’Italia 2024: A Foligno, le eccellenze culinarie si fondono con il design architettonico 11 Settembre 2024
    • CANNES 2024: Paradisi, al lavoro in barca ma con eleganza 30 Agosto 2024

  • ITALIATHESIGN

    • About & Contacts

© Copyright 2017 ITALIATHESIGN
Premere invio per iniziare la ricerca