DESALTO: LA NUOVA COLLEZIONE CON GUILLAUMIER ART DIRECTOR
Per l'azienda di Cantù, il Salone del Mobile conclusosi da poco, ha rappresentato l'occasione per presentare la prima collezione nata sotto la direzione di Gordon Guillaumier che ha arricchito la produzione con più di una novità
Si respira aria di novità in Desalto. E’ vero che l’azienda dei fratelli Orsenigo negli oltre trent’anni di attività ci ha abituati a interpretare la loro produzione come frutto di innovazione e ricerca, elementi portanti dell’intera linea, ma la collaborazione con Gordon Guillaumier, nuovo art director, ha portato certamente ulteriori elementi di innovazione, come l’introduzione di nuovi materiali quali marmi e legno che si aggiungono all’ormai iconica lavorazione del metallo.
E a proposito della lavorazione del metallo, Desalto si distingue nel panorama produttivo dell’industria di design come una tra le poche aziende a essere dotata di una grande vasca galvanica nel proprio stabilimento, particolare questo che esalta l’attenzione che l’azienda presta nella lavorazione del metallo al punto da decidere di seguire in house la delicata fase della corrosione guidata.
Torniamo alle novità viste al Salone del Mobile e ripercorriamo quanto visto. Lo stand espositivo, immaginato e progettato per il Salone del Mobile da Alessandra Dalloli, sembra ben interpretare questa onda emotiva e passionale che sta vivendo l’azienda, quale momento di contemplazione visione privilegiata visione su quanto avviene.
Così oggetti, arredi, progettisti, parole e arte si fondono in un unicum armonico, che attraversiamo soffermandoci per brevi istantanee: la sedia Paper, designer Cristian Gori, in polipropilene caricato a fibra di vetro e ancora, il tavolo Clay di Mark Krusin, incontro tra piano e cono in un punto di equilibrio, o Myg, disegnato da Mario Ferrarini, uno sgabello impilabile con seduta in poliuretano integrale, struttura in tubolare d’acciaio con sezione ovale, poggiapiedi in acciaio inox satinato. Proseguiamo e incontriamo Beam, design Mario Ferrarini, un tavolo fisso o allungabile con struttura in acciaio e alluminio. Disponibile in diverse finiture: legno, fenix e laminato.
Di Gordon Guillaumier invece Lake, tavolo realizzato in tubi d’acciaio con sezione da 30 mm, top in ceramica ovale, e sotto top in mdf laccato in tinta abbinata e Iblea, altro tavolo con base in acciaio, spessore 15 mm, struttura laccata o in finitura galvanica. Arik Levy ha disegnato invece Quartz Mirrors, una composizione di più specchi (4 sagome), spessore 5 mm, con bisellatura 30 mm. e pannello di supporto in forex ed Endless, sgabello con basamento in tondino di acciaio. Disponibile con sedile imbottito rivestito in cuoio o cuoietto.
Per finire, Ply di Pocci + Dondoli, sedia impilabile con struttura in acciaio in polipropilene caricato con fibra di vetro, gambe in acciaio conificato a sezione triangolare. Disponibile anche versione sgabello con e senza braccioli.