CON MAGIS IL NOSTRO MIGLIOR DESIGN TORNA A NEW YORK
Mancano pochi giorni al ritorno dell'azienda veneziana a New York in occasione della kermesse newyorkese sul design in programma dal 12 al 20 maggio prossimo
Almeno due i prodotti iconici che Magis porterà al Design Pavillon di New York dal 12 al 20 maggio prossimo. L’azienda di Torre del Mosto, in provincia di Venezia, arriverà nella Grande Mela interpretando vivacità di colori e forme organiche con
Magis è nota anche per l’attenzione all’evoluzione tecnologica, motivo che permette ai suoi prodotti di essere riconosciuti in tutto il mondo, tanto per l’utilizzo innovativo di materiali e tecniche di produzione, quanto per il loro design originale.
Lo dimostrano i prodotti proposti, dalla geometria audace di Chair One, progettata da Konstantin Grcic, che fonde struttura, logica e comfort alla sinuosa semplicità della sedia Milà di Jaime Hayon. Times Square si trasforma ancora una volta in un parco giochi divertente grazie alla Spun di Thomas Heatherwick e ad una parata di cuccioli Puppy, design Eero Aarnio.
Quest’anno, in collaborazione con Herman Miller, parteciperà a un contest organizzato con Arts Thread, che vedrà il coinvolgimento della comunità locale, le scuole di design e gli studenti nello sviluppo del visual design dell’installazione. Arts Thread International, con sede a Londra, ha curato la Magis Mural Competition per questa prestigiosa vetrina affacciata su Times Square. Tutte occasioni queste, certamente utili a mettere in mostra la nostra migliore produzione di design.
Magis si è recentemente aggiudicato il premio al Salone del Mobile di Milano per aver interpretato un esempio concreto di ambiente urbano fatto di prodotti iconici, idea nata dalla collaborazione tra l’azienda e Note Design Studio di Stoccolma. “Una piccola città ideale ispirata alle opere di Andrea Palladio, si legge nelle motivazioni del premio, con chiare reminiscenze di altri grandi italiani visionari, come Giorgio De Chirico e Aldo Rossi, lo stand di Magis è un vero esempio di ambiente urbano. I prodotti iconici, unitamente a quelli nuovi vivono e comunicano in uno spazio aperto, dove non è chiaro se si è ospiti o protagonisti di questa magica storia”.